La storia che dà origine al nome del quartiere Barca è legata, come si può immaginare, al rapporto tra Bologna e l’acqua come mezzo di trasporto. Ai turisti ed ai giovani cittadini sembra impossibile immaginarsi Bologna come una città d’acqua, e invece un tempo la città era percorsa da canali navigabili! Addirittura, a volte era molto più sicuro e consigliato il percorso via fiume che via terra, soprattutto per raggiungere mete abbastanza lontane come Ferrara o Venezia.
Per approfondimenti, vi consiglio un interessante sito che parla di Bologna come città d’Acqua.
Tornando alla storia del quartiere Barca, per gli abitanti che avevano necessità di passare da Bologna a Casalecchio era stato istituito un servizio di traghetto: sul fiume Reno vi era una barca che collegava la città e la provincia. Questo passaggio risultava molto comodo, soprattutto perché la via di terra alternativa era il ponte sulla via Emilia o Pontelungo (diversi km più a nord…) che è stato costruito tra il 1870 ed il 1880. Solo quando il fiume era in piena questo passaggio, che veniva appunto chiamato il Passo della Barca, diventava pericoloso fino all’impraticabilità, e bisognava raggiungere la via Emilia per poter attraversare il Reno.
Dove si trovava il Passo? Secondo la fonte che ho consultato, il sito Origine di Bologna, alla pagina di Via della Barca, il passo era situato in corrispondenza di via Coriolano Vighi, dalla sponda destra, e via Ghiare, dalla sponda sinistra (nella località di Casteldebole).